
Mentre chiacchierava, la Regina Savoia fu presa da un certo languorino e, chiamando il cuoco Raffaele Esposito, gli chiese di prepararle un dolce. Il cuoco prese spunto dalla circostanza e chiamò il dolce “Chiacchiere“. Ecco in poche parole l’origine del nome di un dolce conosciuto già nell’antica Roma.
Come tutto ciò che riguarda la cucina, diffondendosi assume denominazioni e caratteristiche del luogo in cui prende piede, ed ecco quindi le Chiacchiere, le Sfrappole, Cenci, Bugie, Cròstoli, Galarane e via discorrendo per un totale di circa 45 denominazioni che riportano tutte alla medesima preparazione.

Ingredienti per 6 Persone
- 300 g Farina per dolci fritti senza glutine Molino Dallagiovanna
- 3 Uova
- 50 g Burro
- 40 g Zucchero Semolato
- 4 cucchiai Vino Marsala o altro vino bianco
- 1 lt Olio Di Semi Di Arachide
- Zucchero A Velo senza glutine
Preparazione
Versate la farina, le uova, lo zucchero, il burro e il vino nella ciotola di un blender. Azionatelo e quando vedete che tutto è ben mixato, togliete l'impasto e poggiatelo su una spianatoia infarinata con la medesima farina.
Lavoratelo con le mani in modo da ottenere un panetto liscio, copritelo e lasciatelo riposare per circa 20 minuti.
Dividete la pasta in quattro parti e stendetele con l'aiuto di una macchinetta per sfilare la pasta (nonna papera). Infarinate ogni pezzo e stendetelo prima alla tacca 1, poi alla 2 e infine alla 4, infarinando sempre le sfoglie, in modo che non si attacchino ai rulli.
Ritagliate dei rettangoli di pasta con una rotella dentata e praticate dei piccoli tagli al centro di ogni rettangolo, attraverso i quali far passare una delle due estremità, formando una specie di nodo.
Scaldate l'olio in un'ampia casseruola e friggete le chiacchiere da ambo i lati. Riponetele man mano su carta assorbente e spolveratele generosamente con zucchero a velo setacciato.
Note
Potete cambiare marca di miscela senza glutine oppure usare delle farine naturalmente prive di glutine. In questo secondo caso dovrete aggiungere dello xantano per donare elasticità all'impasto e dovrete iniziare aggiungendo solo 2 uova, per poi valutare se sia o meno il caso di aggiungere il terzo.
Le chiacchiere si conservano per giorni, basta non richiuderle in sacchetti di plastica, meglio coprirli con carta alluminio e fuori dal frigo.
